La gestione strategica del territorio. Il caso dell’Albergo Diffuso.
Autore/Autrice: Maria Giovanna Reale
Anno accademico: 2002-2003
Università: Università degli studi del Molise
Email: mg.reale@katamail.com
Nella ricerca dei vantaggi competitivi, i territori hanno utilizzato, fino a qualche tempo fa, una logica di attenzione prevalente alla creazione e al potenziamento di una dotazione infrastrutturale adeguata allo sviluppo. Questa logica determina la supremazia delle aree che sono in possesso di una idonea dotazione di infrastrutture. In una situazione di raggiunta parità strumentale, quindi, per essere competitivi è necessario ricercare altre fonti di vantaggio.
Di fronte alla necessità di raggiungere una differenziazione competitiva il marketing strategico permette di porre attenzione alle risorse, alle competenze ed alle capacità interne come fonte stabile del vantaggio. Le aree territoriali, quindi, potrebbero trovare nella propria dotazione storica, unica ed inimitabile di risorse e competenze, la fonte dei propri vantaggi competitivi. La dotazione tecnocratica richiede tempi lunghi e ritorni non immediati, mentre le risorse territoriali risultano al contempo scarsamente imitabili ed immediatamente utilizzabili.
La convinzione della validità della strategia basata sulle risorse territoriali ha rappresentato lo spunto per analizzare il progetto dell’Albergo Diffuso come sistema integrato di offerta. L’approccio utilizzato per l’analisi è quello della Resource Based View (RBV) che ha permesso di individuare quelle risorse strategiche su cui costruire un vantaggio competitivo sostenibile. In particolare l’attenzione si è focalizzata sull’interconnessione tra risorse e località e tra le risorse stesse affinché il prodotto generato, l’Albergo Diffuso, fosse coerente con la vocazione dell’area.
Lo scopo del lavoro è stato di verificare se l’Albergo Diffuso, inteso come sistema integrato di offerta, permette il raggiungimento di un vantaggio competitivo di un’area. In particolare l’analisi mira a verificare se l’adozione dell’Albergo Diffuso a Sepino (piccolo paese della provincia di Campobasso) permette di trasformare le sue risorse e competenze distintive (potenziali) in risorse reali e, quindi, in un vantaggio competitivo sostenibile. Lo schema analitico adottato per questo tipo di indagine è il VRIO framework, un modello in grado di valutare, nell’ambito delle risorse di un sistema di offerta turistica, quali possono essere fonti di vantaggio competitivo sostenibile.
Secondo la RBV, la generazione del vantaggio competitivo sostenibile deve fondarsi sulle risorse strategiche che per essere tali devono essere: in grado di generare valore (V), rare (R), inimitabili (I) e utilizzabili all’interno dell’organizzazione (O).
Per la realizzazione di questa analisi dal punto di vista metodologico si è proceduto mediante l’elaborazione:
- dei dati statistici forniti dal Patto Territoriale del Matese,
- delle informazioni qualitative fornite dagli stessi attori che hanno partecipato all’elaborazione e alla realizzazione del progetto dell’Albergo Diffuso.
Per l’individuazione dei fattori di attrattiva di Sepino (risorse naturali,culturali ed ambiente), si è fatto riferimento alle preferenze evidenziate dalla domanda. Dall’indagine condotta dal CST (effettuata per conto del Patto del Matese) è emerso che le risorse che rappresentano le principali attrattive sono quelle di carattere naturalistiche, artistiche, culturali, archeologiche ed ambientali. Ogni risorsa individuata è stata valutata in base alle quattro variabili (V, R, I, O) sopra esposte.
Dall’esame del modello teorico è emerso che con la realizzazione di questa formula si pongono in essere delle sinergie derivanti dalla interazione tra i soggetti partecipanti. I principali vantaggi che si ottengono dalla implementazione di un sistema integrato di offerta sono quelli della suddivisione e gestione congiunta del rischio, delle economie di scala, di apprendimento e di transazione. La cooperazione tra gli attori, infatti, favorisce una maggiore specializzazione rispetto ai servizi offerti e la diffusione di conoscenze che migliorano il livello qualitativo complessivo dell’offerta, l’efficienza e alcuni costi di gestione (si pensi, ad esempio, alle azioni congiunte di marketing per la promozione dell’offerta).
L’interconnessione, inoltre, conferisce un certo grado di flessibilità strategica in quanto l’Albergo Diffuso permette al cliente di scegliere tra più opzioni (pensiamo ad esempio alla possibilità di scelta delle abitazioni).
Si evidenzia, comunque, come sia vitale, per il successo dell’iniziativa, che ci sia fiducia tra gli attori e convergenza di interessi: tutti devono agire verso lo scopo comune dello sviluppo locale.
A conclusione del lavoro, si può affermare che l’adozione della formula dell’albergo diffuso costituisce una valida strategia per lo sviluppo economico del territorio. Inoltre, la scelta di tale forma integrata di offerta permette, mediante l’individuazione delle risorse e delle competenze strategiche, la creazione di sinergie derivanti dall’interazione e di vantaggi competitivi sostenibili.
Mariagiovanna Reale
Corso di Laurea in Economia Aziendale