E’ questo il modo di affrontare l’impatto del turismo in un borgo?
“Il successo di un film ha rovinato un paese, che era un posto tranquillo e delizioso. I turisti, beceri individui provenienti soprattutto dall’area napoletana l’hanno trasformato in un casbah invivibile. Arrivano perfino in pullman con viaggi organizzati. Parcheggiano in doppia fila, rendono impraticabile l’unico budello di strada che esiste. Ad ogni angolo incontri gruppi che ti assalgono. Stiamo parlando di personaggi che non spendono un euro, e non sono in alcun modo utili all’economia locale. Alcuni si portano addirittura la pagnotta”.
Per quanto terribile è la sintesi di un articolo pubblicato sul “prestigioso” quotidiano “Il Corriere della Sera” poche settimane fa.
Cosa dite? E’ una analisi seria? E’ questo il modo di affrontare l’impatto del turismo in un borgo? E’ questa l’ottica con la quale promuovere il turismo dei borghi, creare occupazione e sviluppo? o limitarne gli eventuali effetti negativi?
Se volete leggerlo ecco il testo integrale:
«Benvenuti al Sud» trasforma Castellabate da paesino tranquillo a casbah di turisti. Tutti in cerca dell’ufficio postale ripreso nella pellicola ma che non è mai esistito nella realtà. E poi chiasso, rissa e birre
CASTELLABATE (Salerno) – L’attore Claudio Bisio e i produttori di quel filmetto intitolato Benvenuti al Sud dovrebbero essere chiamati a risarcire gli abitanti di Castellabate, nel Cilento. Hanno rovinato un paese, il mio paese, che era un posto tranquillo e delizioso. L’hanno trasformato in una casbah invivibile. Da quando è uscito il film, Castellabate è diventata meta di pellegrinaggi di migliaia di beceri individui provenienti soprattutto dall’area napoletana. Arrivano perfino in pullman con viaggi organizzati al solo scopo di farsi fotografare nel posto in cui è stata girata una certa scena. Parcheggiano in doppia fila, rendono impraticabile l’unico budello di strada che esiste. All’inizio gli abitanti erano orgogliosi di vedere il loro paese elevato agli onori della cinematografia. Poi hanno cominciato a rendersi conto del danno che hanno subito. Ad ogni angolo incontri gruppi che ti assalgono: «Ci potete dire dove sta ‘a piazzetta? Quella dove c’è la posta». Davanti al silenzio dell’interlocutore, insistono: «Non ne potete più?».
L’UFFICIO POSTALE - Ecco, non se ne può più. Poi vanno sulla piazzetta e s’indignano perché non trovano la posta. E lì comincia un’animata discussione sul perché non si riesce a trovare la posta, eppure doveva essere proprio in quell’angolo. Anche a spiegargli che la posta non è mai esistita e che era una finzione scenica, non ci credono. «No, perché era proprio un ufficio vero». C’è perfino chi si offende perché non gli hanno fatto trovare la posta. «Ma come, avete tolto la posta e avete aperto il bar?». Il povero barista lo guarda desolato: «Senta, mi lasci in pace». Accanto al castello, sul Belvedere, il posto più incantevole del paese, da dove si scorge Capri in lontananza, c’è una targa con una frase di Gioacchino Murat. Pare che il re di Napoli l’abbia pronunciata proprio affacciandosi dal Belvedere. Siccome la targa si vede nel film, le torme umane accorse per rivivere le imprese di Claudio Bisio, si mettono in fila per la foto.
IL CHIASSO - E c’è sempre qualcuno che chiede: «Ma poi chi era questo Muratto, un attore?». «No», risponde un altro, «doveva essere uno scienziato». «Allora non mi interessa». Dormivamo tranquilli, lamentano molti abitanti, adesso chiasso, bottiglie di birra e perfino risse. Fino alle tre di notte nei vicoli sciamano bande che schiamazzano in cerca del punto esatto in cui Bisio ha ricevuto la moglie proveniente da Milano. Come se in quel posto preciso fosse avvenuto un miracolo. E’ una specie di Lourdes, dove ogni angolo merita devozione. La prima tappa è accanto al cartello che qualcuno ha avuto la sciagurata idea di piazzare all’inizio del paese. Un cartello che annuncia <Il paese del film Benvenuti al Sud». L’ideale per le foto, per far vedere che ci sono stati. Intendiamoci, il turismo è una buona cosa e va incoraggiato. Ma qui stiamo parlando di personaggi che non spendono un euro e non sono in alcun modo utili all’economia locale. Alcuni si portano addirittura la pagnotta.
http://www.corriere.it/cronache/12_agosto_29/castellabate-benvenuti-sud-film-turisti_e0ffc2fe-f20f-11e1-975b-225a9f9609c6.shtml
pubblicato sul Corriere il 29 agosto 2012 (modifica il 31 agosto 2012)