Come la politica sta cercando di distruggere l’Albergo Diffuso
L’Albergo Diffuso sarebbe dato da case che diventano dependance di alberghi. Come la politica tenta di rovinare l’Albergo Diffuso!
L’origine dei problemi è la legge del Friuli, un vulnus che prevede case lontanissime tra di loro.
Riprendo dal sito di Italia Nostra:
“Secondo una direttiva contenuta nella legge regionale n. 11 (sul turismo nel Veneto), art. 25, capoverso C, in tutte le isole lagunari con meno di 5 mila abitanti (Murano, Burano, Mazzorbo, Torcello ecc.) si potranno aprire alberghi con un corpo centrale e tanti appartamenti interni come “dependance”, senza alcuna limitazione.
Anzi, la Regione potrà anche concedere deroghe a centri con più di 5.000 abitanti. Le insostenibili conseguenze che la direttiva potrebbe generare sulle isole lagunari (nelle quali è già presente il fenomeno dell’esodo), sono state messe in luce da Vittorio Bonacini, presidente dell’Associazione veneziana albergatori, che in questa circostanza sembra costituire l’unico baluardo contro quello che potrebbe dimostrarsi il colpo di grazia per la vita locale nelle isole lagunari.
Paradossalmente, la legge aveva lo scopo di arrestare l’esodo nei centri minori del territorio regionale; ma è evidente che nel caso di Venezia sortirebbe l’effetto contrario. Ora il presidente Bonacini lancia un appello perché cittadini e associazioni chiedano al Comune di impegnarsi formalmente a non utilizzare mai quel comma della legge regionale. Già in altre occasioni (come nella lotta contro il turismo escursionistico di massa) l’Associazione veneziana albergatori si è dimostrata, come osserva amareggiato il presidente, una “guardiana di Venezia”, dato che, continua, “chi dovrebbe vigilare non vigila, troppo occupato da problemi di bilancio e di rimpasto”.
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