Albergo Diffuso un modello per l’Albania

Albergo Diffuso: Un Modello Originale per l’Albania

L’Albergo Diffuso è un modello di ospitalità diffusa e sostenibile, particolarmente adatto per sviluppare il turismo nei piccoli centri. Può essere una proposta anche per l’Albania? Ne parliamo con l’ideatore di questo modello, Signor Giancarlo Dall’Ara.

 

Come puoi spiegare con parole tue il termine “Albergo Diffuso” e come questo termine può essere applicato in Albania?

 

Un albergo diffuso è un albergo che non si vede perché non crea impatto ambientale; un albergo che non si costruisce, ma che nasce mettendo in rete tra loro delle case disabitate, tipiche o almeno di sapore locale, molto vicine tra di loro, e all’interno di un paese, di un borgo. Chi gestisce l’albergo diffuso si impegna ad offrire tutti i servizi alberghieri agli ospiti (dalla piccola colazione, all’assistenza, agli spazi comuni dove i turisti si possono incontrare…). Io credo che sia il termine “albergo diffuso” che il concetto, possano essere adottati in Albania. Attualmente in Albania si usa ad esempio il termine “hotel” che è una parola inglese, e non vedo perché il termine italiano “albergo diffuso” non possa anch’esso essere usato. Quanto al concetto, mi pare molto adatto all’Albania che, almeno ai miei occhi, pur con tutte le sue specificità, non sembra troppo diversa da una regione italiana.

 

Sulla base del tuo viaggio in diverse parti dell’Albania, quali sono le regioni più appropriate per applicare il concetto di Albergo Diffuso?

 

Lo scorso anno, grazie RisiAlbania e anche alla professoressa Brunilda Liçai, sono venuto tre volte in Albania e ho visto prevalentemente le aree interne. Ho visitato una quindicina di paesi, alcuni dei quali molto piccoli. E anche se non tutti avevano gli standard minimi per una forma di ospitalità simile all’albergo diffuso, ho trovato interesse ovunque. Ho parlato sia con proprietari di case non utilizzate, con Amministratori, con giovani in cerca di una occupazione nel turismo, con organizzazioni che si occupano di turismo e di servizi. A Tirana ho incontrato associazioni, imprenditori, ho incontrato il ministro del Turismo Bledi Klosi e  il ministro della Cultura Elva Margariti, Coordinatore nazionale  anche per il progetto di 100 villaggi in Albania, ho parlato organizzazioni interessate allo sviluppo del turismo e dei territori non solo dal punto di vista turistico. L’interesse è sempre stato altissimo. Credo pertanto che se si potessero avviare concretamente una o due realtà, l’idea dell’Albergo Diffuso si “diffonderebbe” in gran parte dell’Albania, perché è sostenibile, è coerente con la cultura di ospitalità albanese, permetterebbe di portare forme di turismo diverse da quelle tradizionali in territori al momento ricchi di potenzialità non ancora espresse, e sarebbe un volano di sviluppo per l’economia locale.

 

Che differenza farà l’Albergo Diffuso sul turismo albanese? Può salvare luoghi?


Lo sviluppo dell’albergo diffuso in Albania avrebbe diversi effetti positivi. Il primo sarebbe quello di diversificare ulteriormente l’offerta turistica albanese, ampliando e arricchendo la gamma di proposte di soggiorno per i turisti. La seconda sarebbe quella di contenere lo spopolamento dei borghi offrendo una alternativa di lavoro in particolare ai giovani, che altrimenti sono spinti ad andare ad abitare altrove. La terza sarebbe quella di avviare esempi di recupero delle abitazioni albanesi, di riutilizzo di alcune belle case che rischiano di essere abbandonate o di venire ristrutturate perdendo assieme agli aspetti tipici del passato, anche il loro fascino. Inoltre se guardiamo gli esempi di successo degli alberghi diffusi in Italia, anche in Albania si potrebbero avere degli alberghi diffusi che lavorano e restano aperti tutto l’anno, che ampliano cioè la stagionalità turistica anche nei borghi lontani dalle mete tradizionali. Questo accade perché la domanda di questo tipo di turismo non è legata alla stagione estiva, perché non è alla ricerca del sole, ma dell’autenticità; e l’autenticità si può trovare in qualsiasi stagione dell’anno. Infine sottolineo che un progetto di albergo diffuso non riguarda solo la costruzione di un hotel orizzontale, ma rappresenta l’avvio di uno sviluppo “a rete”: si mettono in rete le case, i prodotti del territorio, il negozi, i musei… La nascita di un AD rappresenta dunque al tempo stesso la nascita di una impresa ospitale e l’avvio di un percorso di sviluppo sostenibile di un borgo.

Intervista integrale di Rudina Hoxha a Giancarlo Dall’Ara su TrailBlazing Magazine febbraio 2021

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